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Rifugio Soria attraverso il Passaggio dei Ghiacciai (difficoltà F - PD)

 

 

 

Dal rifugio Pagarì si scende oltrepassando di soli 2 minuti la bandiera, per imboccare sulla sinistra il sentiero indicato da palina, in direzione lago Bianco del Gelàs e Bivacco Moncalieri. Si segue il sentierino (che passa giusto sotto al rifugio) per tre piccoli avvallamenti, SCENDENDO PER CIRCA 40 MINUTI, fino ad incontrare una evidente frana, lunga una quindicina di metri e molto tagliata (facilmente passabile grazie ad un intervento dell'Ente Parco, che ha costruito una passerella in legno), detta Passo soprano del Muraion, anche se di passo non ha nulla. Questo è a tuttoggi l'unico punto in cui vi è campo per il telefono cellulare.

 

Si continuano a seguire i segnavia in vernice rossa su piccolo sentiero, ORA A SALIRE, per 10 minuti circa, fino a lasciare il sentierino ed iniziare a SALIRE drasticamente sulla sinistra, seguendo ora solo più le tacche rosse tra erba e detriti, per circa 30 minuti, dapprima puntando ad una cascatella, come da foto sottostante

fino ad incontrare un primo lago come da foto sottostante

  

 
 

e subito dopo incontrando un secondo lago, sul quale sono accumulate le rovine del vecchio rifugio Moncalieri travolto da valanga come da foto sottostante (Lago Bianco del Gelàs).

  

 

 

Qui, volendo evitare di proseguire verso il rifugio Soria, si può tornare a San Giacomo; basta scendere per 1 ora seguendo le tacche rosse attraverso ripidi scoli di acqua asciutti, molto ripidi, ma sempre molto ben segnalati a tacche di vernice (sconsigliati a coloro che hanno problemi alle ginocchia, non esistendo quivi sentiero ed essendo gli scoli d’acqua asciutti ma particolarmente ripidi, seppur mai pericolosi), e poi ancora su sentiero per altre 2 ore e mezza fino a San Giacomo, ripassando attraverso la passerella di Prà del Rasour (totate tempo di percorrenza dal Pagarì a San Giacomo attraverso questa via, circa 5 ore).

Coloro che invece sono indirizzati al rifugio Soria, quando si trovano al secondo lago citato, devono continuare a SALIRE ancora 30 minuti fino al bivacco Moncalieri, sempre seguendo i segnavia a vernice rossa sulle rocce come da foto sottostante.

 

 
 

Il bivacco è ubicato ai piedi di una cresta. Conquistato il filo di tale cresta, la si RISALE per circa 80 metri in linea d’aria, tenendone sempre il filo, largo circa 2 metri, e molto esposto (dunque sconsigliabile a chi soffre di vertigini). Non è necessario sapere arrampicare, ma spesso ci si appoggia con le mani. È dunque da evitarsi in caso di pioggia, neve, o nebbia fitta. Si lascia la cresta quando si incontra un cavo d’acciaio con bandierine in tessuto a lui appese (cavo NON ANCORATO A NULLA, ed una piccola palina, che hanno il solo scopo di individuare da ambo le direzioni il punto da raggiungere) come da foto sottostante.  

 

Ci si allontana così dalla cresta rimanendo IN QUOTA per circa 500 metri, infatti IMPORTANTE: il rifugio Soria Èllena non è nel primo avvallamento dopo la cresta, ma nel secondo, ubicato di fronte alla cresta. Il primo vallone si attraversa, appunto, in quota per la sua larghezza di 500 metri. Durante l’inizio stagione tale traverso, molto ripido, necessita categoricamente di ramponi se è presente neve. A metà scioglimento della neve la situazione si complica, rendendo il passaggio di grado F - PD: sono presenti infatti due lingue di neve che devono essere attraversate con ramponi, oppure che devono essere evitate categoricamente (sottopassandole scendendo un pendio estremamente ripido, formato da sassi estremamente franosi). Durante la fine stagione escono due placche di roccia da risalire NON BANALI (sconsigliabili certo ad escursionisti non esperti così come a bambini), anch'esse evitabili solamente scendendo il pendio estremamente ripido, formato da sassi instabili già citato. Si giunge così ad una evidente morena di detrito molto fine, spartiacque tra il primo ed il secondo avvallamento come da foto a lato.

Conviene continuare nella direzione in cui si sta procedendo, "sciando" con gli scarponi in discesa, come si può, il detrito fine per 5 minuti, ricongiungendosi così all’agile sentiero che scende al rifugio Soria Èllena. Si stimi un tempo di percorrenza rifugio Pagarì – rifugio Soria di circa 5 ore, più un’ora e mezza o due se dal Soria si prosegue ancora fino a San Giacomo.

Per maggiori informazioni sul rifugio Soria Ellena, rimando al sito ufficiale dei gestori: http://www.rifugiosoriaellena.com

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